In questi mesi l’economia si sta confrontando con una serie di rischi, fra cui anche quelli digitali. Un board preparato e rispettoso delle diversità è l’antidoto contro questi pericoli.
Enrico Maria Bignami ne ha parlato in un editoriale pubblicato su “La Voce degli Indipendenti”.
L’articolo, intitolato “Un CdA competente vera barriera contro i rischi cyber”, riporta un quadro completo dei rischi futuri, segnati in parte dalla pandemia di Coronavirus. Tre questi, nel breve termine, Enrico Maria Bignami evidenzia i problemi critici della catena di approvvigionamento e l’inflazione, spinti soprattutto dai costi delle materie prime e da quelli di produzione. Su un orizzonte più ampio, emergono i rischi legati alla sostenibilità, il primo fra tutti il climate change, che stanno indirizzando le aziende e verso nuovi modelli di business, che integrino nella strategia un buon livello di sostenibilità.
Bignami sottolinea come le imprese che oggi non intraprendono azioni immediate e incisive di cambiamento, rischino l’estinzione.
IL RUOLO DEL CDA
In un presente segnato dal cambiamento e dall’incertezza, il fondatore di Bignami Associati si rivolge ai consigli di amministrazione, i quali devono aver ben presente la situazione e devono contribuire a indirizzare le imprese perché allunghino in modo sostanziale la loro visione, si concentrino su percorsi trasformativi e affrontino efficacemente i rischi specifici.
Un elemento di successo è la capacità di cavalcare la trasformazione digitale. Quest’ultima, però, può portare ad un problema rilevante in tema di cybersecurity, cioè di sicurezza connessa al trattamento delle informazioni digitali di un’impresa, sia in termini di eventi accidentali che di attacchi esterni.
Enrico Maria Bignami racconta come, per i prossimi anni, cybersecurity e data security rappresentino senz’altro il top risk, seguiti dalla digital disruption, dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale. Poi ci sono i rischi di cambiamento delle leggi e delle regolamentazioni, la gestione del capitale umano (compresi diversity a 360 gradi e gestione dei talenti) e, sempre più rilevanti, climate change e la sostenibilità ambientale.
In questo contesto, Bignami sottolinea come la diversità di composizione del consiglio di amministrazione e in generale degli organi sociali, soprattutto a livello di competenze, di esperienze e anche di età, diventa un elemento determinante per la capacità dell’impresa di affrontare i principali rischi e il periodo storico di cambiamento e trasformazione che stiamo vivendo.