A partire dal 1° luglio 2021 e per i prossimi 6 mesi, è possibile richiedere l’assegno unico familiare, definito anche “assegno ponte” (assegno temporaneo per figli minori).
L’assegno unico familiare è stato introdotto con l’obiettivo di sostenere la genitorialità e favorire la natalità con una misura immediata e temporanea, tenuto conto della fase straordinaria di necessità e urgenza, in attesa dell’adozione dei decreti attuativi della legge delega sull’assegno unico e universale.
La finalità dell’assegno unico nella sua misura ponte (in attesa che diventi universale a partire dal prossimo anno) è quella di fornire un sostegno a chi finora ne è rimasto fuori, ovvero lavoratori autonomi e disoccupati esclusi dagli assegni al nucleo familiare.
REQUISITI
L’assegno temporaneo è erogato dall’IINPS in presenza di figli di età inferiore ai 18 anni e nel rispetto dei seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o di soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico fino a 18 anni;
- essere residente in Italia da almeno due anni anche non continuativi, o essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato almeno semestrale;
- essere in possesso di un ISEE in corso di validità non superiore a 50mila euro.
L’assegno unico nel 2021 è riservato solo a chi non percepisce gli assegni familiari ed è compatibile con il reddito di cittadinanza e con eventuali altre misure di assistenza in denaro fornite da Regioni, enti locali o province autonome.
IMPORTI
L’importo dell’assegno unico per i figli dipende dal numero di figli e alla situazione economica della famiglia certificata con l’Isee, diminuisce al crescere dell’Isee fino ad azzerarsi superata la soglia dei 50mila euro.
Gli importi sono dettagliati nella tabella contenuta nell’Allegato 1 del Decreto Legge n.79 dell’8 giugno 2021.
L’assegno unico va da un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro per ciascun figlio minore fino a un ISEE massimo di 50.000 euro considerando una maggiorazione del 30% dal terzo figlio in poi. L’importo è poi incrementato di 50 euro per ogni minore con disabilità.
Il beneficio medio è pari a 1.056 euro per nucleo familiare e 674 euro per figlio.
Ogni importo è riferito a un solo figlio, per cui l’importo finale che costituisce l’assegno è dato dall’importo a cui si ha diritto moltiplicato per il numero dei figli.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La domanda potrà essere presentata a partire dal 1° luglio e fino alla fine dell’anno, attraverso la procedura telematica dedicata messa a disposizione sul sito dell’Inps. Inoltre, è stata annunciata una “procedura semplificata” in cui basteranno solamente il codice fiscale e l’Iban.
Tuttavia, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha spiegato che le domande che saranno presentate entro il 30 settembre 2021 danno diritto al riconoscimento degli arretrati a partire dal primo luglio. Invece, coloro che la presenteranno dopo il 30 settembre, riceveranno gli importi di cui hanno diritto a partire dal mese di presentazione della domanda.
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Author: Gianmarco Nargiso Croce