Decreto Sostegni: contributo a fondo perduto per imprese e professionisti  

Entra in vigore oggi, martedì 23 marzo 2021, il Decreto Legge n. 41 del 22 marzo 2021, cd. Decreto Sostegni, contenente misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19.  

In particolare, l’articolo 1 del nuovo Decreto riguarda il contributo a fondo perduto in favore di imprese e professionistiIl contributo a fondo perdutonovità introdotta con il Decreto Rilancioconsiste nell’erogazione di una somma di denaro da parte dell’ente pubblico al professionista o all’azienda senza obbligo di restituzione. A differenza di quanto previsto in precedenza, da oggi subentra un nuovo sistema di calcolo.  

Beneficiari  

Il contributo a fondo perduto è riconosciuto a soggetti titolari di partita Iva, residenti o stabiliti in Italia, che svolgono attività di impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni nel periodo d’imposta 2019. 

Al contributo sono ammessi anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo Settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali e i soggetti produttori di reddito agrario. 

Condizioni  

Possono beneficiare del contributo a fondo perduto le imprese ed professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 30%delfatturato medio mensile rispetto al 2019. 

Gli aiuti partono da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, a 2.000 europer i soggetti diversi dalle persone fisiche, fino a un massimo di 150.000 euro per le imprese (anche artigiane), con cinque fasce percentuali in base al reddito.Le imprese potranno beneficiare di un bonus fino a 150.000 euro. 

Ecco gli scaglioni di riferimento: 

  • 60% per le imprese con fatturato fino a 100.000 euro; 
  • 50% per le imprese con fatturato tra 100.000 e 400.000 euro; 
  • 40% per le imprese con fatturato tra 400.000 e un milione; 
  • 30% per le imprese con fatturatotra uno e 5 milioni; 
  • 20% per le imprese con fatturatotra 5 e 10 milioni. 
Come calcolare il contributo 

Per calcolare il contributo per imprese di piccole e medie dimensioni occorre tenere in considerazione la perdita mensile media,moltiplicata per il coefficiente indicato nelle fasce sopra indicate. 

Esempio 1 

Professionista che nel 2019 ha registrato un fatturato di 48.000 euro e che nel 2020 ha registrato un fatturato di 30.000 euro. 

  • Verifica del primo requisito calo del fatturato di almeno il 30%: 

individuazione del calo mensile medio del fatturato (dividendo per 12 il calo annuale) (48.000/12=4.000 e 30.000/12=2.500), con calo del fatturato pari al 37% (4.000-2.500=1.500  1.500/4.000= 37%) 

  • L’importo così individuato di 1.500 deve essere moltiplicato per la percentuale del 60% (per i fatturati inferiori a 100.000 euro).  
  • Il contributo sostegno in questo caso è pari a 900 euro (l’importo è inferiore al minimo previsto per le persone fisiche di 1.000 euro), pertanto il professionista percepirà 1.000 euro di contributo. 
Esempio 2 

Società che effettua attività di impresa che nel 2019 ha registrato un fatturato di 500.000 euro e che nel 2020 ha registrato un fatturato di 320.000 euro. 

  • Verifica del primo requisito calo del fatturato di almeno il 30%:  

individuazione del calo mensile medio del fatturato (dividendo per 12 il calo annuale).  

  • L’importo così individuato di 15.000 euro deve essere moltiplicato per la percentuale del 40% (per i fatturati oltre i 400.000 euro ed il milione di euro).  
  • Il bonus sostegno in questo è pari a 6.000 euro (l’importo è superiore al minimo previsto per le società di 2.000 euro). 
Ulteriori informazioni  

Per le attività professionali ed economiche che hanno aperto partita IVAa partire dal 1° gennaio 2020 il contributo spetta nella misura minima prevista: 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per le società. 

Gli importi del fatturato devono essere individuati facendo riferimento alla data di effettuazione dell’operazione per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi (ex art. 6 del DPR n. 633/72). 

Come richiedere il contributo 

Per l’erogazione del contributo occorre avanzare un’apposita richiesta telematica all’Agenzia delle Entrate, nella quale si attesta il possesso dei requisiti. L’istanza deve essere presentata, a pena di decadenza, entro 60 giorni dalla data di avvio della relativa procedura telematica.

Seguirà un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. 

Con scelta irrevocabile, i soggetti richiedenti possono chiedere l’erogazione del contributo in denaro o optare per il riconoscimento di un credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite modello F24. Si precisa che tale scelta riguarda l’intero contributo e non è possibile suddividere l’importo. 

 

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