A seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19 è stato rinviato il termine entro il quale i commercianti al dettaglio, con volume d’affari non superiore a 400.000 euro, dovranno munirsi dei registratori di cassa telematici.
Tenendo conto della crisi economica causata dalla pandemia e dovuta, in primo luogo, alla chiusura forzata di negozi e botteghe, la legge ha previsto una moratoria delle sanzioni (art. 2, comma 6 del Dlgs n. 127/2015) per un periodo di sei mesi dalla decorrenza dell’obbligo per gli operatori commerciali di dotarsi dei registratori di cassa telematici. Si ricorda che il termine originario era fissato per il 1° luglio 2020 e riguarda soltanto i commercianti al dettaglio con volume d’affari non superiore a 400mila euro.
Il Decreto Rilancio (art. 40) ha infatti stabilito che gli esercenti saranno tenuti a utilizzare il nuovo tracciato per l’invio dei corrispettivi soltanto a partire dal 1° gennaio 2021. Inoltre, questi dovranno configurare i registratori per l’attuazione della lotteria degli scontrini entro il 31 dicembre 2020 (scadenza destinata ad essere posticipata).
Il rinvio non influisce sulla possibilità di usufruire del credito d’imposta riconosciuto per l’acquisto o l’adattamento dei registratori di cassa di nuova generazione effettuati negli anni 2019 o 2020. Il bonus, infatti, pari al 50% del costo sostenuto fino a un massimo di 250 euro di spesa, è valido per tutto il 2020 e quindi non viene toccato dalla proroga.
Le modalità di fruizione del contributo sono state definite con il provvedimento del diretto dell’Agenzia del 28 febbraio 2019.