Il MEF ha confermato la proroga dei versamenti di fine giugno per i contribuenti soggetti agli ISA compresi quelli aderenti al regime forfetario
Con un comunicato stampa del 22 giugno il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato che è in corso di emanazione il DPCM che proroga il versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA dal 30 giugno al 20 luglio senza corresponsione di interessi.
In attesa del testo definito del DPCM per indicazioni più puntuali, la deroga dovrebbe potersi applicare ai contribuenti che esercitano attività di impresa o di lavoro autonomo:
- per i quali sono stati approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA), a prescindere dal fatto che tale metodologia statistica sia stata concretamente applicata, compresi quelli aderenti al regime forfetario e minimi;
- che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione del MEF (pari a 5.164.569 euro).
Rimangono fermi i termini ordinari per i soggetti che non rientrano nelle categorie precedenti, ovvero:
- persone fisiche che non esercitano attività di lavoro autonomo o d’impresa, anche tramite partecipazione a società “trasparenti”;
- imprenditori agricoli titolari del solo reddito agrario;
- contribuenti, che esercitano attività di impresa per le quali non siano stati approvato gli ISA;
- contribuenti che svolgono attività di impresa, per le quali siano stati approvato gli ISA che dichiarano ricavi o compensi superiori il limite di 5.164.569 euro.
Infine, la proroga non incide sui soggetti IRES che si sono avvalsi del prolungamento dei termini disposto dal Decreto Cura Italia.
Per tali soggetti, infatti, i versamenti devono avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di approvazione del bilancio con la possibilità di differire il versamento di 30 giorni con la maggiorazione del 0,40% a titolo di intesse corrisposto.