Regole per settori: ecco come affrontare l’emergenza Coronavirus

DPCM 11 marzo “Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’intero territorio nazionale”

Dal 12 marzo sono in vigore le disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’intero territorio nazionale”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 64 dell’11 marzo 2020.

Il Governo, considerato l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale, ha ritenuto necessario adottare, sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

In particolare, le ulteriori misure urgenti riguardano:

ATTIVITÀ COMMERCIALI AL DETTAGLIO

È stata prevista la sospensione di tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.

Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.

Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

ATTIVITÀ DI SERVIZI DI RISTORAZIONE

È stata prevista la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.

Restano altresì aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

ATTIVITÀ INERENTI ALLA PERSONA

È stata prevista la sospensione delle attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2 del DPCM (sotto riportato).

Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

UFFICI PUBBLICI

Gli uffici pubblici restano aperti (ad eccezione delle attività didattiche in asili, scuole e università). È necessario utilizzare, quando possibile, i servizi online poiché si prevede una riduzione dell’attività degli sportelli. Prima di recarsi in un ufficio pubblico, è consigliabile consultare il sito o chiamare per avere informazioni su orari ed apertura. Ovviamente si richiede di andare in un ufficio pubblico solo per pratiche urgenti.

Attualmente si rileva che l’Agenzia delle Entrate ha invitando a recarsi nelle sedi solo per consegnare documenti e richiedere servizi per la successiva lavorazione in back-office, riducendo al minimo gli afflussi agli sportelli. Ancora, Poste chiede alle persone di andare negli uffici solo per necessità incombenti, evitando le fasce orarie di maggior afflusso, e ha sospeso una serie di servizi (PosteInteractive, PostaTarget, Prenota Ticket). Inoltre, sono previste modalità specifiche nelle consegne di raccomandate e pacchi.

TURISMO

Restano chiusi tutti i cinema, teatri, musei, biblioteche, archivi e parchi geologici. Fermi anche agli impianti sciistici e agli eventi sportivi. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza devono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.

Gli aeroporti e le stazioni restano aperti, pur con la soppressione di molti voli e corse. I turisti possono prendere l’aereo o il treno per tornare a casa.

TRASPORTI PUBBLICI

Il Presidente della Regione può disporre la programmazione del servizio erogato dalle Aziende del Trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza coronavirus sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.

Altresì, Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro della salute può disporre la programmazione con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici interregionali e di traporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.

ATTIVITÀ PRODUTTIVE E PROFESSIONALI

Per quanto concerne le attività produttive e le attività professionali, queste possono restare aperte a condizione che:

  • siano privilegiate modalità di lavoro agile (smartworking);
  • qualora il lavoro agile non sia attuabile, siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti;
  • siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
  • vengano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro, è necessaria l’adozione di strumenti di protezione individuale;
  • siano presenti prodotti igienizzanti per lavarsi frequentemente le mani e siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.

Inoltre, viene richiesto che le riunioni avvengano principalmente sfruttando sistemi di audio/videoconferenza e, dove questo non è possibile e vi sia urgenza, rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro.

Infine, per le sole attività produttive, si raccomanda che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni e si favoriscono intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

Agricoltura

Per questo settore valgono le regole previste per tutti gli altri settori economici, principalmente nei luoghi di lavoro bisogna rispettare tutte le indicazioni igienico sanitarie. Non vi sono limitazioni per quanto riguarda il trasporto di animali vivi, alimenti per animali, prodotti agroalimentari e della pesca. Non ci sono poi limiti specifici nemmeno per imprenditori e lavoratori del settore, stagionali e non.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel presentare il nuovo DPCM ha ribadito:

La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute, o per motivi di necessità come il caso di fare la spesa. È importante essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini, l’effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra poche settimane, un paio di settimane. Nessuno quindi deve pensare che già domani, nei prossimi giorni, potremo misurare l’impatto di queste misure. (…) Se saremo tutti a rispettare queste regole, usciremo più in fretta da questa emergenza. Il Paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi, della responsabilità di 60 milioni di italiani che quotidianamente compiono piccoli grandi sacrifici. Per tutta la durata di questa emergenza. Siamo parte di una medesima comunità. Ogni individuo si sta giovando dei propri ma anche degli altrui sacrifici. Questa è la forza del nostro Paese, una comunità di individui”.

Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 12 marzo 2020 e sono efficaci fino al 25 marzo 2020.