Inasprimento delle pene per i Reati tributari

Il decreto fiscale inasprisce le pene principali nei confronti dei grandi evasori e riduce le soglie di rilevanza penale di alcune violazioni fiscali.

 

Dopo la firma del Presidente della Repubblica, è approdato in Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2019, il c.d. “decreto fiscale” collegato alla manovra di bilancio, recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili” (sotto allegato) per entrare ufficialmente in vigore dal 27 ottobre.

Tra le molte conferme, spiccano le innovazioni in materia di reati tributari che comportano un notevole inasprimento delle pene principali nei confronti dei grandi evasori e, al tempo stesso, un abbassamento delle soglie di rilevanza penale di alcune violazioni fiscali.

La disciplina dovrà prima passare al vaglio del Parlamento anche se lo stesso decreto ha previsto che le innovazioni entrino in vigore solo dopo la pubblicazione in G.U. della legge di conversione e potrebbe contenere delle modifiche dovute ad eventuali emendamenti apportati in sede di conversione.

Il provvedimento prevede un inasprimento delle pene principali dei reati tributari di cui al d.lgs. n. 74/2000, nei confronti dei grandi evasori (soglie oltre i 100mila euro) e al tempo stesso un abbassamento delle soglie di rilevanza penale di alcune violazioni fiscali.

La confisca “di sproporzione” (o “allargata”) è estesa ai reati tributari più gravi e connotati dal superamento di soglie rilevanti (100mila euro) di imposta evasa o di redditi sottratti all’imposizione fiscale, consentendo il sequestro e la confisca dei beni e delle disponibilità finanziarie e patrimoniali di cui il condannato in via definitiva non sia in grado di giustificare la legittima provenienza e di cui, anche per interposta persona fisica o giuridica, risulti essere titolare o avere la disponibilità a qualsiasi titolo.

Il testo, inoltre, incide sull’ambito di applicazione del sistema della responsabilità degli enti, aggiungendo al d.lgs. 231/2001 un nuovo art. 25-quinquiesdecies in materia di “Reati tributari”: la norma prevede che, qualora sia commesso il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistente, l’ente va incontro a una sanzione pecuniaria fino a 500 quote.