European Tax

Procedono i lavori in corso da parte dell’Unione Europea riguardo l’individuazione e l’implementazione di un regime equo ed efficace per l’imposta societaria in Europa.

Su questo tema il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “L’imposta societaria nella UE. Il framework normativo per una “tax good governance”.

Obiettivo degli organismi europei è quello di individuare e arginare ogni forma di evasione, incrementando il gettito fiscale creando così un contesto di fiscalità europea orientata a favorire la crescita e lo sviluppo del Mercato unico.

A tal fine, nel giugno 2015, la Commissione europea, mediante l’emanazione della Decisione C(2015) 4095, ha prolungato il mandato della “Platform for Tax Good Governance, Aggressive Tax Planning and Double Taxation”, già attiva dal 2013  sul tema della governance fiscale, in accordo anche con il lancio del piano di azione per un’equa ed efficiente tassazione societaria nel contesto europeo (“EU Action Plan for Fair and Efficient Corporate Taxation”), istituendo un’apposita Commissione di esperti.

La Platform ha come compito quello di fornire supporto tecnico alla Commissione di esperti nella definizione di strumenti e modelli strutturati ed efficaci, oltre a proporre soluzioni normative e spunti di riflessione in merito alle sfide riguardanti la tassazione delle società.

Con la comunicazione del 17 giugno 2015 [COM (2015) 302 final], la Commissione ha pubblicato un piano di azione nel quale individua, ai fini della realizzazione di un regime equo ed efficace per l’imposta societaria, cinque settori chiave d’intervento volti a favorire il più ampio raccordo tra norme nazionali e norme europee:

  1. Common Consolidated Corporate Tax Base (“CCCTB”), una soluzione “olistica” al trasferimento degli utili;
  2. Garantire l’effettiva tassazione nel luogo in cui sono generati gli utili;
  3. Ulteriori misure per migliorare il contesto fiscale delle imprese;
  4. Ulteriori progressi in materia di trasparenza fiscale;
  5. Strumenti dell’Unione Europea di coordinamento.

Le tematiche ritenute più importanti dalla platform e dagli organismi dell’unione europea possono essere cosi riassunte:

  1. Equa tassazione: uno dei temi più rilevanti affrontati nell’EU Agenda con la formazione di diverse iniziative volte a fronteggiare abusi in ambito fiscale, garantendo entrate sostenibili e rendere più agevole lo svolgimento dell’attività imprenditoriale nel mercato unico. Al fine di contrastare fenomeni come l’Aggressive Tax Planning (ATP) è necessario attuare strategie comuni ai diversi Paesi attraverso un coordinamento delle politiche nazionali;
  2. Trasparenza fiscale: punto cardine nella strategia per la lotta alla pianificazione fiscale aggressiva (c.d. ATP) ha assunto, grazie all’OCSE, notevole importanza tale da proporre agli stati di considerare lo scambio di informazioni in materia fiscale: la direttiva 2011/16/UE (DAC) ha posto le basi per lo scambio di informazioni tra le autorità fiscali, abrogando la precedente direttiva e, a seguito di ulteriori modifiche, ha individuato le tre tipologie di scambio di informazioni:
  1. a)    Su richiesta: basata su una richiesta in merito ad un caso specifico;
  2. b)    Automatico: quando la comunicazione sistematica di informazioni avviene regolarmente secondo scadenze prestabilite e senza richieste;
  3. c)    Spontaneo: quando la comunicazione risulta occasionale e non legata a scadenze o richieste preventive.

A tal fine, a seguito di ulteriori modifiche, l’ultima delle quali dalla direttiva 2018/822/UE del 25 maggio 2018, lo schema di decreto legislativo di recepimento predisposto dal MEF ha previsto modalità e termini per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle operazioni internazionali che presentano rischi di erosione delle basi imponibili.

Le eventuali segnalazioni sono a carico degli intermediari, tra questi anche i commercialisti e coloro che prestano attività di consulenza e che intervengono nelle operazioni, e devono essere effettuate entro 30 giorni dall’atto di implementazione oppure, per commercialisti e consulenti, entro 30 giorni dal momento della prestazione del servizio di consulenza.

  1. Tassazione efficiente: è uno degli obiettivi previsti dall’Action Plan on Fair Efficient Taxation del 2015 ovvero creare un sistema di tassazione europea che favorisca la creazione di un ambiente competitivo, apportando investimenti e incoraggiando la crescita del mercato unico nei settori innovativi. Le iniziative fin ora proposte si sono basate sulla diminuzione delle barriere fiscali transfrontalieri o dei costi compliance, con aumento di incentivi nella ricerca e sviluppo.

Sempre in relazione al sistema della tassazione societaria comune negli stati membri è tuttora oggetto di analisi la proposta di una direttiva per una base imponibile comune per le società e per una base imponibile consolidata per l’imposta sulle società: l’obiettivo è creare un regime unico di tassazione delle imprese che operano nell’Unione Europea, superando l’interazione tra i diversi regimi dei 28 stati membri.

La Commissione Europea ha ritenuto opportuno procedere in due fasi: la prima prevede un accordo con tutti gli stati membri sulla base imponibile comune; la seconda volta ad introdurre le norme sul consolidamento di tale base imponibile comune. Entrambe le proposte sono state oggetto di una risoluzione del 15 marzo 2018.

Le modifiche proposte hanno individuato un nuovo criterio di collegamento territoriale per l’identificazione della stabile organizzazione costituita dalla presenza digitale significativa all’interno di uno stato membro. A livello europeo la discussione ha dato luogo a due proposte di direttiva della commissione apportando una soluzione di lungo periodo per la suddivisione fra paesi di un’unica imposta sui profitti consolidati sulla base di alcuni parametri tra cui valore aggiunto ed il fatturato.

Il 28 gennaio 2018 la Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione inerente a una strategia esterna per un’imposizione effettiva [COM (2016)24 final] al fine di individuare le principali misure che possono aiutare l’Unione Europea a promuovere la buona governance fiscale a livello globale e ad affrontare le minacce esterne alla base imponibile e a garantire parità di condizioni per tutte le imprese.

In questa direzione è necessario che gli organismi dell’Unione Europea bilancino le priorità fiscali con le altre aree di interesse, tenendo presente l’impatto che le diverse misure, interne ed esterne al contesto europeo, possono avere sui singoli stati membri.