La direttiva 2006/112/CE, che disciplina il sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, è stata modificata dalla proposta della Commissione europea n.329 25/05/2018.
Secondo quanto contenuto nella proposta della Commissione, la vigente disciplina transitoria degli scambi intra UE dovrebbe essere superata dall’introduzione del regime definitivo a decorrere dal 1 luglio 2022.
Nel sistema definitivo di tassazione dell’Iva degli scambi all’interno dell’UE, l’imposizione nel paese di destinazione sarà realizzata spostando il luogo della cessione dal paese di partenza a quello di arrivo dei beni, in modo da semplificare l’impianto dell’imposta ed evitare le frodi.
Inoltre, l’utilizzo del meccanismo dell’inversione contabile verrà limitato e ne potranno usufruire solo i cessionari che possiedono lo status di “soggetto passivo certificato.” Laddove non sussistano i requisiti per l’applicazione dell’inversione contabile, è previsto l’obbligo di corrispondere l’Iva al fornitore UE il quale verserà l’imposta dovuta nello stato di destinazione.