Approvato il disegno di legge concernente le disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’UE (c.d. Legge europea 2017).
L’Aula della Camera ha definitivamente approvato con voti 247 favorevoli e 72 contrari (44 gli astenuti) il disegno di legge con le «Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2017».
Il Ddl contiene una serie di norme di carattere eterogeneo che riguardano, tra l’altro, la libera circolazione delle merci, giustizia e sicurezza, fiscalità, lavoro, tutela della salute e dell’ambiente, le telecomunicazioni (roaming Ue).
La legge europea di quest’anno consente, in particolare la definizione di tre procedure di infrazione, riducendole a 66 dalle 121 di inizio 2014, e una serie di casi Eu-Pilot (richieste di informazione agli Stati che possono prevenire possibili procedure d’infrazione).
Con riferimento all’Italia le tre procedure di infrazione riguardano l’indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti, il recepimento della direttiva del 2015 relativa alle caseine e ai caseinati destinati all’alimentazione umana e i rimborsi Iva.
Con riferimento al rimborso IVA è previsto dal 2018 un ristoro delle spese sostenute per il rilascio della eventuale garanzia richiesta a fronte delle somme erogate: a partire dai rimborsi relativi al 2017, infatti, il contribuente avrà diritto ad una somma pari al 0,15% dell’importo garantito, per ogni anno di durata della fideiussione.
Non è inoltre valida la domanda di restituzione di un’imposta non dovuta presentata a due anni dal versamento (o dal giorno in cui si verifica il presupposto per la restituzione).
Il rimborso ovviamente viene escluso anche in caso di versamenti effettuati in un ambito di frode fiscale.